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Suono |
285 |
Testina Exact |
Mario Berlinguer |
testina Rega Exact
Rega spara colpi a destra e a sinistra, e non ne manca uno. Dopo
l'incredibile Planet CD, torniamo a parlare del Rega che abbiamo sempre conosciuto, quello
del vecchio, caro disco nero.
- Un colpo al cerchio, uno alla botte: Così recita un detto popolare al quale sembra
essersi ispirata la produzione Rega di questi ultimi anni. Vediamola sotto due aspetti
diversi. Un cerchio può essere la progettazione e costruzione di elettroniche, sistemi di
lettura, diffusori di una fascia commerciale accessibile al grande pubblico, a gente che,
pur non potendo o volendo investire cifre da capogiro, esige dal suo impianto prestazioni
di grande valore. Sono prodotti come i giradischi Planar 2 e 3 con i loro bracci, e con le
testine economiche, o come gli ampli integrati Brio e Big Brio. Da questo punto di vista,
la botte è quella dei sistemi top of the line: il giradischi Planar 9, le elettroniche
separate, ecc. ecc., e non v'è dubbio che Rega è attualmente tra i pochissimi
costruttori a saper proporre qualcosa di sensato su entrambi i livelli (senza considerare
che i suoi prodotti top costano assai meno dei corrispettivi di altri costruttori).
Oppure, il cerchio e la botte sono i due poli della riproduzione digitale e analogica, e
anche sotto quest'ottica Rega si diverte da qualche tempo a menare botte da orbi alla
concorrenza sia nell'uno che nell'altro settore: proprio mentre stava ipotizzando di
progettare un lettore CD, questo costruttore se ne esce nientemeno che con un giradischi
analogico di riferimento, e proprio quando il lettore CD comincia a raccogliere i suoi
primi, meritatissimi successi, ecco che viene presentata la nuova testina di riferimento.
Non so se essere più ammirato o innervosito... Comunque sia, rimbocchiamoci le maniche e
attacchiamo con l'oggetto di questa prova, la nuova testina di riferimento Rega Exact. Un
momento, direte voi, una testina di riferimento non costa mai meno di tre/quattro/cinque
milioni. Be' allora non avete capito uno degli aspetti sostanziali della filosofia Rega. E
troppo facile, dicono, ottenere buoni risultati con componenti costosissimi, destinati ad
allietare le giornate di una ridotta cerchia di fortunati. Ben più difficile ottenere
risultati non buoni, ma ottimi, con un budget di spesa non dico contenuto ma nemmeno
troppo esagerato. E uno dei "trucchi" impiegati da questo costruttore è nella
riutilizzazione, anche per i prodotti top, di stampi meccanici, schede e altro impiegati
in tutta la gamma della produzione. Così avviene anche per la Exact, il cui corpo in
materiale plastico è lo stesso che avvolge le altre testine, in giallo, dal profilo
slanciato sebbene un po' massiccio, ricavato in un unico pezzo. Per il resto, tutto o
quasi tutto è diverso, a partire dalle bobine, realizzate con una macchina costruita
appositamente e che ha permesso di ridurne le spire di un terzo rispetto a quanto avviene
con le altre testine di produzione Rega, permettendo di ottenere una efficienza maggiore
da un equipaggio mobile che è del venti per cento più leggero. Mi ricordo, quando ho
avuto la fortuna di visitare gli stabilimenti Rega, che stavano appunto lavorando su
questa parte della nuova testina, in un minuscolo laboratorio dove due pazientissimi
ingegneri avvolgevano svariati prototipi di bobine, li analizzavano al microscopio, li
misuravano. Il cantilever è esclusivo e non sostituibile, e sul suo culmine è applicato
(tramite un bloccaggio meccanico) uno stilo a taglio Vital, che permette una migliore
lettura rispetto ai tradizionali tagli effittici. L'assemblaggio è eseguito con
tolleranze strettissime, in buona parte a mano, e ogni testina è regolata e testata due
volte in ventiquattro ore.
- Sotto il puro profilo tecnico, come abitudine Rega, le informazioni sono praticamente
nulle. Tutto ciò che so è che la Exact è una testina MM, e che il peso di lettura
ideale è di ,75 grammi. Al proposito, vi dico che raramente mi è capitato di incontrarmi
con una testina tanto esigente da questo punto di vista: se il peso di lettura non è
quello richiesto, non solo, come succede con tutte le altre testine, cambia di qualcosa il
timbro, ma proprio la testina sembra non tracciare con la dovuta disinvoltura, e
soprattutto i solchi più complessi sono risolti con una certa compressione e distorsione.
Invece, una volta tarato precisamente il peso, la Exact danza sui solchi con l'agilità di
una prima ballerina. La Exact è stata provata nel mio impianto di riferimento, montata
sul braccio del Planar 9, mentre il resto della catena è composto dal pre AM Audio 05 con
il relativo stadio phono MM, da due finali mono AM Audio A- 100, diffusori Aliante One-HEX
e sorgente digitale Lector 05T. Cavi A.R.T. Millennium, tavolini GM Accessori Audio, in un
ambiente parzialmente trattato con Tube Traps e tappeto Aedon Audio. Purtroppo non ho mai
il tempo necessario per provare una testina, che è in effetti cosa spesso un po'
laboriosa, ma è in realtà una cosa che mi piace tantissimo fare. Anche perché, pur
essendo "digitalista" per pigrizia e necessità, nel fondo della mia passione
rimango profondamente analogista. E poi, visto che le testine vanno necessariamente
rodate, prima di cominciare la prova faccio sempre, per svariati giorni, una scorpacciata
di Lp nuovi, recuperati o semplicemente dimenticati. Questa, per la cronaca' è stata la
volta di una vagonata di dischi Melodya, Hungaroton, e altre etichette dai paesi dell'est,
anni '50 sino agli '80. Vi importerà poco, ma mi dispiace sentire dischi sconosciuti, e
nel frattempo la testina scioglie quella punta di acidità che contraddistingue più o
meno tutte le testine nuove, mentre il sottoscritto comincia a farsi un'idea generale dell
'oggetto da analizzare. Be', un'idea generale me la sono fatta, ma veramente molto
generale, perché la Exact, tra tutte le testine che ho ascoltato, è sicuramente una
delle più musicali in assoluto, e a nessuna persona sana di mente verrebbe in testa di
distrarsi dalla musica, quando espressa in modo così piacevole, per scandagliare nel
dettaglio le prestazioni di una testina o di quant'altro. Ma siccome sia io che voi che mi
leggete (beh, molti di voi, ammettetelo...) non abbiamo tutte le rotelle al loro posto,
dopo qualche giorno ho iniziato un ascolto più approfondito. E ho scoperto che sì, la
Exact ha una spiccata vocazione per suonare bene, senza distrarre l'ascoltatore con
prestazioni particolarmente eclatanti, ma fornendo un risultato complessivamente assai
superiore a quanto il suo prezzo lascerebbe supporre. Ha però bisogno che sia ben
regolato il peso di lettura, e ascoltando un disco di voci sole si riesce con pazienza ad
ottenere quella taratura fine che toglie alle voci una traccia di durezza altrimenti
presente, quanto quella compressione e quello sfrigolio così fastidiosi all'ascolto. Per
il resto, sempre a proposito di voci, direi che quello che mi piace di questa testina è
il timbro, profondamente morbido e insieme completo, plasmato a tutto tondo e senza alcun
ipertrofismo. La gestione della polifonia è buona, e anche il rispetto delle sfumature è
improntato a una certa morbidezza, il che significa che mentre ogni dettaglio nella
esecuzione vocale è presente, niente viene troppo messo in evidenza, grazie soprattutto a
un registro acuto molto ben controllato, proprio come avviene assistendo a un'esecuzione
dal vivo in una buona sala. L'immagine del complesso vocale, con i dischi ascoltati, si è
dimostrata molto ampia sul piano, ma con uno sviluppo in profondità non molto marcato,
sebbene la scansione dei piani sia assai plastica e la ricchezza di sfumature ambientale
convincente. Con un complesso di strumenti originali (Fiori Musicali, Italiensche
Solomusik um 1630, Edition Phoenix) la testina evidenzia un suono sorprendentemente
articolato e vivace, ma nel contempo dotato di uno spessore armonico e di una sensazione
di grande pienezza. Colpisce, in particolare, la robustezza della gamma più grave, ed
anche mi piace come gli strumenti sia ad arco che a corda siano nel contempo agili,
dettagliatissimi e molto rotondi (per inciso, consiglio agli amanti del seicento musicale
italiano questo disco, molto ben eseguito e splendidamente inciso). Il prossimo disco è
l'Altrhapsodie per contralto, coro maschile e orchestra di Brahms (nella versione di
Haitinik per la Orfeo), e anche questo viene eseguito con grande naturalezza. Le regioni
gravi dell'orchestra sono di una qualità sorprendente. Pur non essendo ridondanti, sono
di una presenza e una profondità che non ero abituato a sentire. E anche la sensazione di
pienezza del suono orchestrale è qualcosa di speciale, soprattutto nei momenti più
rarefatti, quando altre testine tirano fuori un suono spento e smagrito. Ciò permette
alla Exact di esprimere sempre al meglio la timbrica diversa dei differenti dischi. In
questo caso, ascolto un suono tendente al caldo, dei bellissimi fiati dal suono pieno e
profondo, archi dalla tavolozza completa, il tutto per un risultato estremamente fedele.
La voce del contralto è carnosa, le sue modulazioni dinamiche sono risolte con sicurezza,
e il suono tiene bene anche negli acuti in fortissimo.
- In effetti, una delle cose che più mi sorprende di questa testina è la sua
adattabilità alle incisioni. In questo caso, il tono caldo di questo disco e
dell'orchestra romantica in genere è pienamente rispettato, mentre con altri Lp,
dall'orchestra più luminosa e brillante, sembra quasi di ascoltare un'altra testina,
anche se la Rega evita sempre e comunque di produrre un suono troppo aspro e fastidioso.
L'escursione dinamica è ampia e gestita con grande naturalezza, e la testina reagisce
bene anche quando, presente un coro maschile, un'orchestra romantica e un solista, si
trova a dover gestire un organico di grandi dimensioni. L'immagine è di buona ampiezza, e
la saldezza della messa a fuoco risulta esemplare. Lo sviluppo in profondità è
soddisfacente, anche in questo caso, comunque, molto dipende dalle incisioni, e con alcuni
Lp dall'immagine particolarmente profonda il risultato è eccellente. Le facoltà di
adattamento di questa testina sono veramente incredibili. Ascolto un disco dalla timbrica
del tutto diversa, e mi sembra di cambiare letteralmente impianto. E' Songs For Distinguè
Lovers, Billie Holiday (Verve, ristampa), e la Exact tira fuori un suono dalla filigrana
finissima, estremamente trasparente e raffinato, chiaro e luminoso e in alcuni casi
persino brillante sugli interventi degli ottoni, anch'essi molto diversi tra loro.
Sembrerà strano, ma a tratti
- sembra di ascoltare con due testine diverse nello stesso istante. Il sassofono è
infatti caldo e pieno, la tromba con sordina ha invece tutti i suoi accenti aspri, e ciò
non dipende certo dalla testina, che mostra con l'eleganza dei piatti della batteria di
disporre di un registro acuto assai ben controllato. Su tutto ovviamente spicca la voce
della Holiday. E perfetta. La sua collocazione sulla scena è fermissima, e il suo timbro
assolutamente pieno e plastico. E' proprio il timbro che le permette di essere
costantemente al centro dell'attenzione, non tanto il fatto che la voce suoni più forte
degli strumenti circostanti (cosa peraltro non sempre vera). E la spontaneità con cui
questa testina segue le mille modulazioni della voce di Billie è semplicemente deliziosa.
Pure in un'incisione d'epoca spicca la gamma bassa, di notevole presenza e profondità.
Sebbene nella registrazione il contrabbasso sia tenuto un po' indietro, la sua
articolazione appare fenomenale, e il suo suono caldo e corposo offre un formidabile
sostegno al discorso musicale. Molto buono anche il pianoforte, agile, fluido e
timbricamente ben composto. Con un disco ancora diverso (Lucio Battisti, Don Giovanni), la
Rega cambia ancora una volta d'abito. Qui l'accento è posto in primo luogo sulle
dimensioni del fronte sonoro, che aumentano repentinamente, e sulla quantità dinamica,
assolutamente adeguata. Il basso si fa più profondo e roccioso, più di impatto, e così
la batteria, solida e incisiva. Ma la testina mantiene intatta tutta la sua raffinatezza:
gli oggetti sonori vengono ritratti e posizionati con grande precisione, e la Exact mostra
una sicurezza nell'individuazione timbrica su tutti i livelli, tale che non sono affatto
certo di aver mai sentito questo disco riprodotto con tale ricchezza e precisione
timbrica, né con una messa a fuoco dei singoli oggetti di tale precisione. Insomma, la
Exact, pur non costando come le altre testine di riferimento, è una vera e propria
testina di riferimento, capace di risultati eccellenti sotto qualsiasi profilo la si
analizzi. Ma, come accade ormai sempre con i prodotti di questo costruttore, su tutto
primeggiano una musicalità e una piacevolezza che letteralmente proibiscono di
concentrarsi su questo o quell'aspetto della riproduzione. Una delle testine musicalmente
più versatili in circolazione. Prezzo tremendamente competitivo. Coup de foudre!
Mario Berlinguer